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15 marzo 2024

Sala Capitolare di Napoli Sotterrata: un viaggio nello stile gotico

Lo stile gotico costituisce una corrente artistica nata in Francia nel XII secolo e diffusasi poi
presto in tutto il resto dell’Europa occidentale. In Italia tale corrente viene accolta all’inizio con
reticenza, poiché gli architetti italiani prediligevano la struttura forte e rigida dello stile
romanico. Fu l’ordine cistercense benedettino, con la realizzazione degli edifici dalle linee
sinuose, a diffondere le peculiarità di questa meravigliosa corrente architettonica.
 
È così che il gotico trova il modo di introdursi in qualsiasi altra sfera artistica italiana:
dall’oreficeria all’artigianato.
 
Lo stile gotico nella Napoli Sotterrata
 
Napoli è una città dove il gotico trova sempre grande collocazione. A testimoniarlo, troviamo la
Sala Capitolare di Napoli Sotterrata, uno spettacolo inedito che giace a diversi metri di
profondità dalla Basilica di San Lorenzo Maggiore.
 
La Sala Capitolare
 
Chi ama lo stile gotico e ne vuole approfondire la conoscenza troverà sicuramente interessante
il percorso proposto da Napoli Sotterrata. L’insediamento, oltre a compiere un interessante
viaggio nella Neapolis greco-romana, permette infatti anche di venire in contatto con la Napoli
gotica.
 
È la Sala Capitolare a dare lustro al gotico partenopeo. Dal chiostro è infatti possibile osservare
un affascinante portale risalente al Trecento, che si fa esempio e testimonianza dell’architettura
gotica italiana. Questa parte del sito monumentale viene impreziosita dalla presenza di due
grandi colonne granitiche e da meravigliosi affreschi la cui paternità è ancora da stabilire.
 
Di grande interesse sono anche i dipinti risalenti al 1600, che invece vengono attribuiti al talento
del pittore Luigi Rodriguez.
 
La Sala Capitolare è un vero spettacolo, un punto fondamentale nella storia artistica
partenopea. Visitarla vuol dire approfondire la relazione tra la corrente gotica e la città di Napoli.

 

08 marzo 2024

Pizzofalcone, l’antichissima terrazza di Napoli

Pizzofalcone, zona collinare di Napoli di grande rilievo storico e culturale, può essere considerato il punto di partenza per visitare e conoscere la città, che proprio qui ha iniziato a svilupparsi e a muoversi nel progresso. Infatti, proprio la collina di Pizzofalcone ha contribuito in modo attivo alla storia di Napoli.
Ma cosa è possibile vedere da qui e quali gli eventi che hanno fatto del posto un luogo di memoria storica?
 
La storia
 
La collina di Pizzofalcone viene acquisita geograficamente dal quartiere San Ferdinando (più conosciuto come Monte di Dio) all’interno del quale viene collocata la nascita della città di Parthenope.
L’insediamento greco che diede origine alla città, nel VIII secolo a.C., si sarebbe infatti stabilito nell’area tra Pizzofalcone e Megaride, l’isolotto su cui oggi vediamo ergersi il Castel dell’Ovo.
Fu un gruppo di esploratori greci, originari dell’isola di Rodi, a colonizzare la città partendo da queste zone, che attualmente custodiscono e conservano i luoghi più antichi della vecchia Neapolis.
 
Per questo, il valore di Pizzofalcone si misura, oltre che per il suo fascino, per la sua autorevolezza storica, che letterati e musicisti non dimenticano mai di esaltare.
 
L’origine del nome Pizzofalcone
 
Nonostante le antiche origini della collina, più recente è l’invenzione del nome con cui viene ricordata. Si narra, infatti, che il nome Pizzofalcone fu un’invenzione di Carlo I d’Angiò, il quale decise di iniziare a dedicarsi alla caccia al falcone. Tale scelta portò alla costruzione, sulla collina, di una falconeria, che avrebbe dato il nome alla zona ad oggi così denominata. Più tardi, Alfonso V d’Aragona avrebbe fatto costruire in zona una fortezza sotto il titolo di Fortelicio di Pizzofalcone. Diversa è la versione di un secondo racconto popolare, che attribuisce invece il nome Pizzofalcone alla forma della collina, simile al becco di un falco.
 
Dove si trova Pizzofalcone
 
Pizzofalcone si estende tra il borgo di Santa Lucia e Chiaia. La sua importanza come luogo di storia è legato anche alla privilegiata posizione di cui può beneficiare come tappa turistica: la collina infatti abbraccia tantissimi altri punti d’interesse, dagli edifici storici a quelli di culto. Tra questi troviamo, ad esempio, il Teatro Politeama, il Palazzo Carafa e la Scuola Militare Nunziatella di Napoli.
Il quartiere dunque è da vedere per tante ragioni e tutte molto valide.

01 marzo 2024

I più importanti monumenti di Napoli

Una città ricca di storia, di edifici e di tracce di un passato molto vario, Napoli racchiude in sé
una vasta eredità di epoche diverse. Sono tanti gli importanti monumenti di Napoli, ognuno di
essi ha una storia e cerca di raccontarla, in primis ai napoletani, ma anche a tutti i turisti che
continuamente visitano la città. Napoli è una città in cui arte e cultura si fondono, soprattutto in
alcune vie e piazze. Ad esempio, a piazza Sannazzaro troviamo la Fontana delle Sirene, in cui
emerge tra tutte la sirena Partenope; spostandoci a via Partenope possiamo ammirare la
Fontana del gigante; a via Medina c’è la Fontana di Nettuno; il conservatorio di San Pietro a
Majella ospita una scultura che raffigura Beethoven; a piazza del Gesù incontriamo l’Obelisco
dell’Immacolata; sulla collina del Vomero troviamo invece Castel Sant’Elmo e la Certosa di San
Martino. Nella villa comunale tanti sono i monumenti come la Fontana di Santa Lucia o quella
della Flora del Belvedere.
 
Monumenti di Napoli: quelli da non perdere
 
A Napoli, ampio spazio è dedicato a chiese e monumenti di vario genere. Castel dell’ovo,
Maschio Angioino, cappella Sansevero con il Cristo Velato, Duomo di Napoli, Obelisco di San
Gennaro, Palazzo Reale, statua equestre di Ferdinando I, Castel Sant’Elmo, Monastero di Santa
Chiara e la chiesa di san Domenico Maggiore, per quanto sia difficile stilare una lista, che ne
escluda alcuni, questi sono le opere scultoree ed architettoniche più conosciute della città.
Conosciamone adesso alcuni più nel dettaglio.
 
Complesso Monumentale San Lorenzo Maggiore
 
Visitare il Complesso di San Lorenzo Maggiore è come percorrere un viaggio a ritroso nel tempo
dal V secolo a.C. fino alla fine del XVIII secolo d.C. Il Complesso costituisce infatti una
testimonianza storica stratificata, perfettamente conservata, di come Napoli si sia evoluta nel
tempo.
Gli scavi archeologici de “La Neapolis Sotterrata” si trovono all’interno del Complesso
Monumentale di San Lorenzo Maggiore, nel cuore del centro storico di Napoli in Via dei
Tribunali, 316 adiacente Piazza San Gaetano e San Gregorio Armeno.
 
Chiesa di San Domenico Maggiore
 
Situata nell’omonima piazza e voluta da Carlo II d’Angiò, fu la chiesa madre dei domenicani.
Composta da 28 cappelle, è un tipico esempio di architettura gotico- angioina, ma anche uno dei
più importati complessi religiosi.
 
Maschio Angioino
 
Il Castel Novo o Maschio Angioino, importante simbolo di Napoli, è uno storico castello
rinascimentale. Venne chiamato Castel Novo per differenzialo dagli altri due già esistenti ovvero
Castel dell’Ovo e Castel Capuano. Anch’esso nacque quindi come un sistema difensivo ma
posizionato in un punto più strategico.
 
Cappella Sansevero
 
Costruita nel 1590 come chiesa privata della famiglia Sansevero, fu poi nel Settecento restaurata
in stile Barocco con numerose tele, sculture e affreschi. È da sempre visitata da tantissimi turisti
affascinati dal Cristo velato, una scultura di marmo realizzata da Giuseppe Sanmartino che
raffigura il corpo di Cristo morto coperto da un sudario.
 
Duomo di Napoli
 
Posizionato in via Duomo, facilmente raggiungibile anche con la linea 1 della metropolitana, il
Duomo di Napoli è una delle più importanti chiese della città, cattedrale di Santa Maria Assunta.
Al suo interno è possibile ammirare la Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro, patrono della
città. Nel Duomo sono custodite infatti, e ampolle con il sangue di San Gennaro che per miracolo
si scioglie tre volte durante un anno, nei mesi di: maggio, settembre e dicembre.
 
Obelisco di San Gennaro
 
Nei pressi della Cappella del tesoro di San Gennaro, in piazza Riario Sforza, troviamo l’obelisco di
San Gennaro, costruito da Cosimo Falzago per ringraziare il patrono per il pericolo scampato nel
1631, quando ci fu un’eruzione del Vesuvio. Fu invece Tommaso Montani a dar vita alla statua in
bronzo del Santo.

23 febbraio 2024

Tour dell’antica Neapolis

Partendo da Via Tribunali Napoli sono tanti gli aspetti della città che è possibile approfondire. Per prima cosa il folclore, l’energia e la tipica veracità che contraddistingue i quartieri che si snodano in questa parte del capoluogo campano. Molte altre però sono le cose da poter raggiungere attraversando l’arteria, alcune delle quali giacciono nascoste sotto l’asfalto.

Un tour della città che intende essere esaustivo ed avventuroso, infatti, non può non tener conto anche di quello che Napoli nasconde, come ad esempio di quella parte del capoluogo che si estende proprio sotto la Basilica di San Lorenzo Maggiore. Stiamo parlando di Napoli Sotterrata e dei resti dell’antica Neapolis che si trovano al suo interno. Proviamo a scoprire di più.

Che cos’è Napoli Sotterrata?

Napoli Sotterrata è un complesso monumentale e archeologico che custodisce le testimonianze più preziose del passato. All’interno di tale complesso trova spazio il Foro di Neapolis – un tempo agorà – assieme al macellum con le tabernae (le botteghe dove i romani vendevano i loro prodotti d’artigianato).

L’insediamento permette ai visitatori di addentrarsi tra le grotte e tra i tunnel che un tempo animavano la città. Gli scavi greco-romani hanno infatti riesumato quello che in antichità costituiva il centro dell’attività politica e commerciale di Napoli.

Napoli Sotterrata: info utili

Napoli Sotterrata si trova in Piazza San Gaetano 316. Per accedere agli scavi occorre acquistare un biglietto del costo di nove euro. Tanti però sono gli sconti riservati a studenti, giovani e professori, per i quali vi invitiamo a visitare il sito web del complesso. L’area archeologica ha da poco riaperto l’accesso al pubblico: il percorso è stato ripristinato con delle segnaletiche nuove, in grado di arginare il rischio di assembramenti. Nel pieno rispetto delle normative vigenti, l’area viene sottoposta a delle sanificazioni periodiche certificate. I visitatori potranno scegliere di farsi accompagnare da una guida o di proseguire in autonomia.

Visitare Napoli Sotterrata è una ghiotta occasione per chi desidera approfondire la storia di Napoli, calandosi nei luoghi che ne hanno favorito crescita e progresso. L’area archeologica accoglie per questo anche gruppi scolastici di scuola elementare, media o superiore.

Napoli Sotterrata: quando è possibile far visita agli scavi?

Il complesso apre le sue porte ai turisti tutti i giorni dalle ore 09:30 alle ore 17:30.

Il tour può essere seguito in lingua italiana o inglese.

16 febbraio 2024

Alla scoperta dei sotterranei del complesso di San Lorenzo Maggiore - Il Macellum

La Basilica di San Lorenzo Maggiore, oltre ad essere uno dei luoghi di culto più importanti della
città, è anche una delle chiese più preziose dal punto di vista storico-culturale. Il Macellum della
Basilica, assieme agli altri reperti rinvenuti nelle vicinanze, costituisce difatti un’importantissima
testimonianza greco romana. Ma scopriamo nel dettaglio che cosa rende tanto rilevante questa
parte di città.
 
La Basilica di San Lorenzo Maggiore
 
La Basilica di San Lorenzo Maggiore si erge sull’omonima piazza, proprio nel cuore
del decumano maggiore. Oltre ad essere una delle più belle chiese monumentali della città,
essa è nota per aver custodito per secoli nei suoi sotterranei un tesoro oggi molto caro a Napoli
e ai suoi abitanti. Negli anni ’70 infatti, con i primi scavi archeologici fatti in zona, riemersero dal
sottosuolo una serie di reperti di grande valore culturale che oggi vengono gelosamente
custoditi all’interno del Museo dell’Opera. Dagli stessi scavi venne fuori dunque l’immagine di
una Napoli antica, di cui ci resta per fortuna il Macellum.
 
Il Macellum
 
L’area sottostante al convento ha riportato alla luce una parte di città sommersa dal tempo. La
faccia greco-romana del capoluogo campano è stata cronologicamente collocata intorno alla
seconda metà del I secolo. La zona archeologica di cui oggi parliamo corrisponde al cuore della
città antica, che dava vita all’Agorà e alla piazza principale. È proprio qui che si estendeva il
Macellum.
Il Macellum era il mercato della città, il posto in cui il popolo si riforniva di spezie, erbe e prodotti
ortofrutticoli. La zona veniva disposta con uno spazio all’aperto delimitato da tante piccole
botteghe e dalla Tholos,un edificio di forma circolare posto al centro.
Il Macellum oggi osservabile proprio dove sorge il chiostro della Basilica di San Lorenzo era
invece stato edificato su una terrazza. Tale costruzione veniva in genere adoperata quando si
aveva necessità di guadagnare spazi su alture, dislivelli o pendii. Le fondamenta della struttura
erano costituite da unoschieramento di botteghe. Nel corso dei secoli,queste assunsero un
aspetto grezzo e primitivo. Il Macellum è rimasto attivo, secondo recenti studi, fino all’arrivo
dell’alluvione che, alla fine del V secolo d. c., si scagliò contro la città. Sulla stessa zona furono poi
costruite abitazioni medievali e una prima Basilica paleocristiana. In parte, le strutture vennero
poi demolite nel 1236, per lasciare spazio al convento e alla Basilica di San Lorenzo Maggiore
così come oggi la conosciamo.
 

09 febbraio 2024

San Lorenzo Maggiore: il primo importante progetto della dinastia Angioina

Quando nel lontano 1235 Papa Gregorio IX approvò la concessione di una chiesa dedicata a San Lorenzo, sebbene all’epoca ce ne fossero già 5 dedicate al diacono e martire in giro per la città di Napoli, nessuno osò opporsi. Ed oggi, 784 anni dopo, San Lorenzo Maggiore è uno dei fioriall’occhiello del capoluogo campano, forse a dimostrazione dell’intuito e del buongustodimostrato ai suoi tempi dal Pontefice?

Basilica, complesso monumentale, museo, sede della Neapolis Sotterrata, San LorenzoMaggiore è fulcro e focolare di arte, storia e cultura partenopea.

Situata nella centralissima Piazza San Gaetano, la basilica fonde in sé stile gotico e barocco,facendosi simbolo di un mix di forme, colori e materiali che hanno contrassegnato la storia delnostro Paese. Tale particolarità, è dovuta alle volontà di Carlo I d’Angiò, che sotto il suo regno avviò la realizzazione della Chiesa e volle la partecipazione di architetti e artisti stranieri, per lopiù francesi, e solo successivamente il progetto passo in mano ad ideatori italiani.

L’impronta gotica è visibile infatti nel portale della struttura come anche nella sola grande navata centrale, Abside e con 23 cappelle laterali. Inoltre, l’Abside di San Lorenzo Maggiore è fra le più audaci e significative testimonianze dello stile gotico che tutt’oggi siano visibili in Italia. A tali dettagli, si contrappone invece la facciata della Chiesa, realizzatanel 1742 e quindi in piena epoca barocca.

In quanto capitale del Regno delle Due Sicilie, la dinastia Angioina volle impreziosire ecurare Napoli il più possibile, portandola agli stessi alti livelli d’arte, cultura e benessere dellealtre città europee.

San Lorenzo Maggiore fu inoltre il primo importante progetto realizzato in città dagli Angioini,che infatti mantennero con essa un forte legame. Molti membri della casa reale vollero essere sepolti nella Chiesa, fra cui la prima moglie del Duca Carlo di Calabria, Caterina D’Austria.

Il complesso, sembra quindi essere attraversato da un fil rouge lungo secoli e secoli di storia, ma non solo locale. Fra le sue pareti, scorre infatti l’arte e la cultura di popoli, generazioni, visioni esaperi che spaziano in tutta Europa e le donano un’aurea quasi magica.

Visitare San Lorenzo Maggiore è come immergersi nella storia, per viverla come se fosse reale, come se fosse la nostra quotidianità. 

 

Quando nel lontano 1235Papa Gregorio IX approvò la concessione di una chiesa dedicata a SanLorenzo, sebbene all’epoca ce ne fossero già 5 dedicate al diacono e martire in giro per la cittàdi Napoli, nessuno osò opporsi. Ed oggi, 784 anni dopo, San Lorenzo Maggiore è uno dei fioriall’occhiello del capoluogo campano, forse a dimostrazione dell’intuito e del buongustodimostrato ai suoi tempi dal Pontefice?

Basilica, complesso monumentale, museo, sede della Neapolis Sotterrata, San LorenzoMaggiore è fulcro e focolare di arte, storia e cultura partenopea.

Situata nella centralissima Piazza San Gaetano, la basilica fonde in sé stile gotico e barocco,facendosi simbolo di un mix di forme, colori e materiali che hanno contrassegnato la storia delnostro Paese. Tale particolarità, è dovuta alle volontà di Carlo I d’Angiò, che sotto il suo regnoavviò la realizzazione della Chiesa e volle la partecipazione di architetti e artisti stranieri, per lopiù francesi, e solo successivamente il progetto passo in mano ad ideatori italiani.

L’impronta gotica è visibile infatti nel portale della struttura come anche nella sola grandenavata centrale, Abside e con 23 cappelle laterali. Inoltre, l’Abside di San LorenzoMaggiore è fra le più audaci e significative testimonianze dello stile gotico che tutt’oggi siano 

04/07/24, 14:55 Home - La Neapolis Sotterrata - Napoli - Percorso Non Claustrofobico https://www.laneapolissotterrata.it/it/home/?format=pdf&post-type=post&order-date=asc&order-menu=asc&statuses%5B0%5D=publish&dates%5Bafter%… 576/614 

 

 

visibili in Italia. A tali dettagli, si contrappone invece la facciata della Chiesa, realizzatanel 1742 e quindi in piena epoca barocca.

In quanto capitale del Regno delle Due Sicilie, la dinastia Angioina volle impreziosire ecurare Napoli il più possibile, portandola agli stessi alti livelli d’arte, cultura e benessere dellealtre città europee.

San Lorenzo Maggiore fu inoltre il primo importante progetto realizzato in città dagli Angioini,che infatti mantennero con essa un forte legame. Molti membri della casa reale vollero esseresepolti nella Chiesa, fra cui la prima moglie del Duca Carlo di Calabria, Caterina D’Austria.

Il complesso, sembra quindi essere attraversato da un fil rouge lungo secoli e secoli di storia, manon solo locale. Fra le sue pareti, scorre infatti l’arte e la cultura di popoli, generazioni, visioni esaperi che spaziano in tutta Europa e le donano un’aurea quasi magica.

Visitare San Lorenzo Maggiore è come immergersi nella storia, per viverla come se fossereale, come se fosse la nostra quotidianità.