Che cosa sono le tabernae? Un viaggio tra gli scavi di Napoli Sotterrata
Fare visita al sito di Napoli Sotterrata è anche un’occasione per calarsi nelle seducenti atmosfere delle antiche tabernae. Ma che cosa sono le tabernae e qual era il loro ruolo in passato? Nelle prossime righe partiremo alla scoperta degli scavi archeologici di San Lorenzo, districandoci tra le mura che un tempo costituivano le viscere dell’antico Foro Romano e le zone a cui venivano affidati gli scambi commerciali, appunto le tabernae.
Visitare Napoli Sotterrata: un tuffo nel passato della città
Proprio sotto il manto stradale del centro storico di Napoli, si estende un’area archeologica di inestimabile valore. Qui, nelle stradine sotterranee che si aggrovigliano al di sotto della Basilica di San Lorenzo Maggiore, il capoluogo campano si rivela con sorprendente prosperità, portandoci alla scoperta del suo passato più antico, che pulsa di vita e mistica energia. Il percorso archeologico immerge il visitatore in atmosfere davvero suggestive, attraverso le quali è possibile assimilare le nozioni storiche più importanti per la storia della Neapolis greca e romana.
Il macellum
Una delle cose più belle da vedere una volta giunti all’interno del sito è il chiostro settecentesco, che racchiude a sua volta i resti antichi del macellum, il mercato romano. Quest’area – risalente al I secolo d.C. – si sviluppa in uno spazio di forma rettangolare e da un cortile dal pavimento mosaicato. Sul macellum si affacciavano e tutt’ora si affacciano le botteghe mercantili, che un tempo prendevano il nome di tabernae. Procedendo per il versante destro della strutturasi giunge al criptoportico, il mercato coperto, munito di piccoli banconi un tempo allestiti per la vendita delle merci.
Le tabernae
L’assetto architettonico del macellum si struttura in una schiera di nove tabernae. Ciascuna di queste presenta uno schema disposto in due stanze voltate a botte con un’apertura rivolte sulla strada. Il mezzanino serviva per lo stoccaggio delle merci, mentre lo sbocco sulla via principale era per garantire il contatto con il pubblico necessario all’attività di scambio commerciale: nelle botteghe venivano infatti vendute stoffe, alimentari e prodotti d’artigianato, come testimonia la presenza di un forno e di una vasca (che sappiamo esser servita per la tintura dei tessuti). Nell’Antica Roma, tuttavia, il ruolo delle tabernae variava a seconda del contesto: spesso tali strutture venivano utilizzate anche per svolgere attività di tipo amministrativo o per fornire ristoro ai poveri. Oggi esse costituiscono una rara e preziosa testimonianza della civiltà romana.