I decumani di Napoli: le tre strade principali della città

I decumani di Napoli: le tre strade principali della città
23 agosto 2024

Il centro storico di Napoli, oltre ad essere uno dei luoghi più caratteristici della città, ha unamorfologia urbana molto peculiare. Nell’articolo di oggi vi parliamo dei decumani, le tre strade principali della città.

I decumani sono comunemente conosciuti come le arterie stradali che attraversano la città diNapoli. Disposte parallelamente l’una all’altra, queste strade intercorrono lungo il territorio partenopeo da est a ovest. Sebbene il vocabolo ‘Decumani’ sia un termine di origine romano, l’assetto urbano a cui esso fa riferimento risale invece ad una disposizione stradale tipicamente greca.

La struttura greca

Lo schema stradale diffuso in epoca greca era di tipo ortogonale: quello di Neapolis si diramavain tre diverse strade che, parallele l’una all’altra, prendevano il nome di plateiai. I plateiai attraversavano il centro cittadino dell’antica Napoli tagliandolo in quattro parti distinte. Queste stesse vie principali venivano a loro volta attraversate da nord a sud, in modo perpendicolare, da altre strade minori: nel sistema urbano greco queste prendevano invece il nome di stenopoi. Oggi gli stenopoi sono ben rappresentati dai vicoletti disordinati e stretti del centro storico, dove sorge anche la Basilica di San Lorenzo. In sintesi, possiamo definire la rete urbana dell’antica Neapolis come un assetto stradale composto da strade principali e strade minori, aggrovigliate ingegnosamente tra loro fino a dividere il territorio in aree quadrangolari.

Decumano Superiore

Tra le tre arterie dell’antica Neapolis, il decumano Superiore è, proprio come suggerito dalnome attribuitogli, quello collocato più in alto. Esso collima con via dell’Anticaglia ma la strada di un tempo era assai diversa da quella che siamo abituati a vedere oggi. Nel corso dei secoli, infatti, il Decumano Superiore ha subito un gran numero di cambiamenti e ristrutturazioni. Tra i tre decumani è stato forse questo ad essere maggiormente esposto agli stravolgimenti dettati dal tempo.

Decumano Maggiore

Il decumano maggiore coincide invece con l’attuale Via dei Tribunali e per questo viene anche comunemente riconosciuto come il principale fra i tre. Come si evince dal nome, la sua struttura è assai più larga rispetto a quella degli altri due. In antichità esso era infatti il centro della vita commerciale della città e anche il principale punto di ritrovo cittadino. Ancora oggi esso restauno dei posti d’interesse più rinomati di Napoli, conservando nel tempo il suo ruolo e aprendo sia i visitatori tra importanti opere di street art e folclore partenopeo.

Decumano Inferiore

Il decumano inferiore è anche conosciuto come Spaccanapoli, poiché taglia con precisione lacittà da nord e sud. Anche questa zona è di grande interesse e nell’antica Neapolis si estendeva dalla porta di Forcella fino a quella Cumana. I tre decumani fanno oggi parte del Patrimonio dell’Umanità dichiarato dall’UNESCO.

 

Il centro storico di Napoli, oltre ad essere uno dei luoghi più caratteristici della città, ha unamorfologia urbana molto peculiare. Nell’articolo di oggi vi parliamo dei decumani, le tre stradeprincipali della città.

I decumani sono comunemente conosciuti come le arterie stradali che attraversano la città diNapoli. Disposte parallelamente l’una all’altra, queste strade intercorrono lungo il territoriopartenopeo da est a ovest. Sebbene il vocabolo ‘Decumani’ sia un termine di origine romano,l’assetto urbano a cui esso fa riferimento risale invece ad una disposizione stradale tipicamentegreca.

La struttura greca

Lo schema stradale diffuso in epoca greca era di tipo ortogonale: quello di Neapolis si diramavain tre diverse strade che, parallele l’una all’altra, prendevano il nome di plateiai. I plateiaiattraversavano il centro cittadino dell’antica Napoli tagliandolo in quattro parti distinte. Questestesse vie principali venivano a loro volta attraversate da nord a sud, in modo perpendicolare, 

04/07/24, 14:55 Home - La Neapolis Sotterrata - Napoli - Percorso Non Claustrofobico https://www.laneapolissotterrata.it/it/home/?format=pdf&post-type=post&order-date=asc&order-menu=asc&statuses%5B0%5D=publish&dates%5Bafter%… 144/614 

 

 

da altre strade minori: nel sistema urbano greco queste prendevano invece il nome di stenopoi.Oggi gli stenopoi sono ben rappresentati dai vicoletti disordinati e stretti del centro storico, dovesorge anche la Basilica di San Lorenzo. In sintesi, possiamo definire la rete urbana dell’anticaNeapolis come un assetto stradale composto da strade principali e strade minori, aggrovigliateingegnosamente tra loro fino a dividere il territorio in aree quadrangolari.

Decumano Superiore

Tra le tre arterie dell’antica Neapolis, il decumano Superiore è, proprio come suggerito dalnome attribuitogli, quello collocato più in alto. Esso collima con via dell’Anticaglia ma la strada diun tempo era assai diversa da quella che siamo abituati a vedere oggi. Nel corso dei secoli,infatti, il Decumano Superiore ha subito un gran numero di cambiamenti e ristrutturazioni. Tra itre decumani è stato forse questo ad essere maggiormente esposto agli stravolgimenti dettatidal tempo.

Decumano Maggiore

Il decumano maggiore coincide invece con l’attuale Via dei Tribunali e per questo viene anchecomunemente riconosciuto come il principale fra i tre. Come si evince dal nome, la sua strutturaè assai più larga rispetto a quella degli altri due. In antichità esso era infatti il centro della vitacommerciale della città e anche il principale punto di ritrovo cittadino. Ancora oggi esso restauno dei posti d’interesse più rinomati di Napoli, conservando nel tempo il suo ruolo e aprendosiai visitatori tra importanti opere di street art e folclore partenopeo.

Decumano Inferiore

Il decumano inferiore è anche conosciuto come Spaccanapoli, poiché taglia con precisione lacittà da nord e sud. Anche questa zona è di grande interesse e nell’antica Neapolis si estendevadalla porta di Forcella fino a quella Cumana. I tre decumani fanno oggi parte del Patrimoniodell’Umanità dichiarato dall’UNESCO.