Origine e sacralità del Carnevale

La parola deriva dal latino carnem levare ("eliminare la carne"), forse con l’influenza anche del termine vale, quasi a voler dire "carne, addio", per indicare il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di Carnevale, prima del Mercoledì delle ceneri, che segna l’inizio della Quaresima e quindi del digiuno. Le origini del Carnevale sono riscontrabili nel mondo greco ed egiziano: un riferimento ai riti dionisiaci, giunti nel II secolo a.C. fino a Roma, che festeggia in maschera la dea Iside, come ricordato anche da Lucio Apuleio nel suo Metamorfosi. Tra Carnevale e Cattolicesimo il processo di accettazione reciproca non fu breve né facile. Nel 1468 papa Paolo II , facente parte di una nobile famiglia veneziana, volle indire la solennemente il Carnevale nella città di Roma, ponendo così fine a secoli di contrarietà.
Il Carnevale per la Chiesa
Nel corso dei secoli, la Chiesa ha dato una nuova - e più sacra - interpretazione. La tradizione vuole che nei Paesi cattolici il carnevale abbia inizio con la Domenica di settuagesima, ovvero la prima delle nove che precedono la Settimana Santa secondo il calendario gregoriano. Circa due settimane di festeggiamenti, che si concludevano con il martedì che precede il mercoledì delle ceneri.
Un tempo, in questo periodo venivano celebrate le Quarantore, una pratica volta a rimediare ai peccati commessi durante i festeggiamenti, consistente in una preghiera di adorazione davanti all'Ostia consacrata, che veniva esposta nelle chiese per due giorni consecutivi.
Il rito ambrosiano
Nelle diocesi che seguono il rito ambrosiano, la tradizione fa concludere il carnevale con la prima Domenica di Quaresima, quindi 4 giorni in più rispetto al rito romano. Tale tradizione è connessa ad una leggenda che vede il vescovo Ambrogio, impegnato in un pellegrinaggio, annunciare il proprio ritorno in città per carnevale così da celebrare i primi riti della Quaresima con il suo popolo. I milanesi lo aspettarono posticipando il rito dell'imposizione delle Ceneri e dunque prolungando il carnevale fino al suo arrivo. In realtà, inizialmente, la Quaresima iniziava ovunque di domenica. I giorni che vanno dal Mercoledì delle Ceneri alla domenica furono introdotti nel rito romano per portare a quaranta i giorni di digiuno e penitenza effettivi, fatta esclusione per le domeniche che da sempre non vengono considerate quali giorni di digiuno.
Il carnevale oggi
Oggi il carnevale è una festa molto attesa da grandi e piccini. Nel corso dei secoli si sono perse, tuttavia, le caratteristiche sacre dei festeggiamenti. Permangono le maschere, i carri allegorici e il senso stesso della festa. Tra i carnevali più famosi in Italia, si ricordano il carnevale di Venezia, Putignano, Viareggio, Manfredonia, Acireale, considerati tra i più importanti. Sono moltissimi i turisti che si accorrono in queste città per partecipare alle festività, ammirare i maestosi carri allegorici, e gustare i piatti tipici del periodo, come lasagna, chiacchiere, frittelle e castagnole.