Alla scoperta della Sala Capitolare

Passeggiando tra i silenzi carichi di storia del chiostro del complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore, nel cuore del centro antico di Napoli, è impossibile non lasciarsi attrarre da uno degli ambienti più suggestivi: la Sala Capitolare.
Situata a metà del lato est del chiostro, questa sala si presenta con un ingresso maestoso, sormontato da uno splendido portale gotico risalente al secondo quarto del Trecento. Ai lati, due eleganti finestroni a quadrifora donano luce e ritmo all’architettura, mentre al di sopra, una lunetta ad arco ribassato cattura subito l’attenzione di chi osserva con occhio attento.
È proprio in questa lunetta che si trovano i resti, seppur frammentari, di un affresco Trecentesco di straordinaria importanza, recentemente restaurato. L’opera raffigura San Francesco d’Assisi nell’atto di consegnare la regola ai frati Minori e alle Clarisse: un documento artistico prezioso, non solo per il suo valore pittorico, ma anche per il forte legame spirituale e iconografico con la storia francescana e con l’identità stessa del Complesso.
L’affresco originale, per motivi di conservazione, è oggi custodito all’interno del Museo dell’Opera, sempre all’interno del complesso. Tuttavia, la sua posizione originaria resta visibile e contribuisce al fascino della Sala Capitolare.
Un dettaglio particolarmente interessante è il ruolo che questo affresco ha avuto come modello iconografico per una delle opere più importanti del Quattrocento napoletano: la tavola di Colantonio, pittore di corte del re Alfonso d’Aragona. Il dipinto, che rappresenta lo stesso soggetto – San Francesco che dà la regola – faceva parte di un polittico commissionato dalla famiglia Rocco e destinato anch’esso a San Lorenzo Maggiore. Oggi, questo capolavoro è conservato presso il Museo di Capodimonte, dove continua a raccontare, con vivacità e solennità, l’eredità spirituale e artistica francescana nella Napoli del tardo Medioevo.
Visitare la Sala Capitolare significa dunque non solo ammirare un esempio raffinato di architettura gotica napoletana, ma anche intraprendere un viaggio culturale durante il quale ogni dettaglio – dalle pietre scolpite agli affreschi – racconta la lunga e affascinante vicenda del complesso di San Lorenzo Maggiore.