SALA CAPITOLARE

A metà del lato est del chio­stro si apre l’ingresso alla Sala Capitolare, arricchito da un portale gotico del secondo quarto del Trecento, affiancato da splendidi finestroni a quadrifora e sovrastato da una lunetta ad arco ribassato. In quest’ ultima si riconoscono i residui, frammentari ma riconoscibili (e recentemente restaurati), di un affresco attribuibile ad un ignoto di stretta osservanza giottesca verso il 1340, raffigurante S. Francesco che dà la regola ai Minori e alle Clarisse, staccato anni orsono e conservato all’interno del Museo dell’Opera; è curioso osservare come questo affresco trecentesco fu il modello per la già ricordata tavola di Colantonio col medesimo soggetto, fa­cente parte del polittico per la famiglia Rocco pure un tempo a San Lorenzo, ora al Museo di Capodimonte.

sala capitolare

L’ambiente della Sala Capitolare è alto 7,50 metri, largo 16,30 e profondo 12,80. Conserva la struttura gotica, con sei volte a crociera sorrette da due antiche colonne di spoglio in granito; in ciò ricorda la Sala Capitolare di Sant’Agostino alla Zecca a Na­poli, di poco precedente. Vi sono affrescate decorazioni a grot­tesche, allegoriche, figure di Sand e di Villa, con al centro una pic­cola Immacolata e sotto la data 1608; sulle parti invece sono dipinti Fatti storici dell’Ordine, allegorie e numerosi ritratti di personaggi francescani di rilievo, entro ovali. Ne fu autore qua­si certamente Luigi Rodriguez.

sala capitolare 1
sala capitolare 2