La leggenda della Bella Mbriana
Città di spettri e magia, Napoli non è mai stanca di produrre nuove figure da inserire nel proprio immaginario collettivo. Oggi vi parliamo dell’antica leggenda della Bella Mbriana.
La cultura napoletana, come abbiamo già ampiamente appurato negli articoli precedenti, si affolla di spettri, spiriti e personaggi del mondo occulto. Sebbene la fede comunemente attribuita alla città sia quella cattolica, Napoli non rinuncia alle sue antiche tradizioni né alla sua natura esoterica. Molte sono infatti le figure che popolano il suo mondo spettrale: alcune tra queste incutono terrore, altre invece vegliano silenti sulle sorti del popolo partenopeo. La Bella Mbriana è da ricercare in questa seconda categoria. Ma a chi facciamo riferimento quando invochiamo il suo nome?
Chi è la Bella Mbriana
Contrariamente alla Janara, quello della Bella Mbriana è uno spirito buono che ama stare in compagnia. Anch’ella, come la prima, ha l’abitudine d’introdursi nelle abitazioni altrui; i suoi intenti sono però profondamente diversi. La Bella Mbriana viene infatti spinta da un fine nobile e benevolo, ossia quello di portare armonia in casa. Come tutti gli spiriti, però, è un po’ capricciosa e tende a favorire solo le persone che le sono simpatiche. Chi riceve la sua visita deve sentirsi molto onorato: la Bella Mbriana aiuta unicamente le persone buone e grate per quel che hanno. Quello che invece la indispettisce è udire affermazioni contro la famiglia o la casa: in sua presenza non bisogna mai dirsi scontenti della propria abitazione o lamentarne i difetti poiché lo spettro della donna renderebbe l’ambiente ancor meno ospitale.
La storia antica
La Bella Mbriana troverebbe incarnazione in una giovane morta molto tempo fa. La protagonista della storia legata a questa figura popolare è infatti quella di una bella fanciulla abbandonata sull’altare. La ragazza, disperata per quell’amore mai giunto al compimento, finì per perdere il senno e iniziò così a vagare per le vie della città. Quello che più amava fare era introdursi nelle case degli abitanti napoletani per poterne spiare la vita quotidiana. Il padre allora, essendo un uomo molto facoltoso, decise di elargire del denaro a chi offriva ristoro alla giovane, mostrandosi gentile con lei. Per questa ragione, si narra che lo spirito lasci doni qui e là nelle abitazioni delle persone oneste.
Sempre secondo la leggenda, è importante lasciare per lei una sedia vuota, così da apparire accoglienti e conquistare la sua benedizione. Oggi la Bella Mbriana è considerata la protettrice della casa e della famiglia. Gli anziani della città, infatti, ancora le rivolgono un gioviale saluto di mattina e sperano nella sua bontà per uscire da situazioni di indigenza. La sua figura è inoltre parte integrante del costume popolare: ad essa sono infatti dedicati numerosi componimenti, tra racconti, sonetti e canzoni.
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